Menu

Rizoma–Elements

TRACKLISTING

  1. Su.Sy (live in studio)
  2. Biorchino (live in studio)
  3. Rhd (live in studio)
  4. Mog (live in studio)
  5. L'Internazionale (ZdB) / feat Patrizio Fariselli (piano) and Elio (flute)
  6. Laogai (1000 Plateaux & Capitalism)
  7. Rizoma (live at Museum Planetarium of Rome)
  8. Revolution Per Minute (live at Museum Planetarium of Rome)

Listen to Mog (side A).

Listen to L’Internazionale(ZdB) (side B).

RIZOMA–ELEMENTS è l’anteprima di una trilogia che tratterà “l’essere in relazione”, cioè la realtà come relazione, muovendosi tra le teorie di “Deleuze & Guattari” e la “Meccanica Quantistica”.

L’album è diviso in due parti, un lato A ed un lato B, caratterizzato da una doppia copertina ed un doppio titolo anche nella versione in CD dove generalmente non è individuabile la distinzione dei due lati come nei dischi in vinile. Ma grazie ad un artificio creativo e grafico il gruppo intende proprio comunicare questa dualità, grazie al contributo ideato della graphic designer Marta Magister.
Il lato A caratterizzato da uno stile psichedelico e post rock ed un lato B più sperimentale dove si percorrono linguaggi diversi, pur conservando il marchio di fabbrica del gruppo.
L’eclettismo del gruppo l’ha portato a vivere in modo appassionato e sinestetico molte forme d’arte e cultura, intrecciando generi e stili musicali, oltre che varie discipline e perfomance dal vivo accompagnate da animazioni video, coniugando, senza leziosità e velleità, arte e scienza in chiave POP.
Infatti grazie alla collaborazione con il ritrattista Alessandro D’Urso (già all’opera con Bjork, Pat Metheny, Patti Smith, Elio e Le Storie Tese, Piano Daniele) Lo ZOO di Berlino ha potuto in occasione di Cortoons – Festival Internazionale del Corto d’Animazione, sonorizzare opere d’arte visuale di artisti internazionali vincitori del premio istituito dal festival.
L’estrazione del Rock eclettico porta il gruppo non solo a militare nel solco del cosiddetto post rock ma come dicevamo anche verso sperimentazioni dove sviluppano, ironicamente, seguendo le orme di Zappa, una sorta di “grammelot” musicale.
Questo tentativo lo troviamo ad esempio nel “lato B” dell’album dal titolo The Internationale (dove mescolano linguisticamente l’inglese ed il francese), che contiene una versione ironicamente “zappiana” dell’Internazionale, l’inno dei lavoratori (in passato già rielaborato dagli AREA e ROBER WYATT) scritto insieme a Patrizio Fariselli degli AREA, a cui si è prestato in un simpatico cameo anche Elio al flauto traverso cantato.
La cover art dell’album è stata realizzata da Dario Fo che ha voluto sostenere la progettualità di un gruppo che, nascendo all’interno della Libera Università di Alcatraz di Gubbio, fondata  da Jacopo Fo, si è sempre speso sulla valorizzazione dell’arte e cultura fra i giovani della propria generazione e sui temi sociali (una risposta al disimpegno di oggi).
Infatti il gruppo nel 2015 riceve un premio istituito dal MEI-Meeting delle Etichette Indipendenti e dal Museo della Resistenza Italiana di Cà di Malanca (RA), che ogni anno premia coloro i quali si sono distinti, come “nuovi partigiani”, nell’ambito della cultura per l’impegno civile.

—————————-

Mauro “Volpe” Mastracci: drums, percussions, electronics.
Andrea “Shelving” Pettinelli: piano rhodes, hammond, synth with fx.
Diego “Echo” Pettinelli: bass, programming, electronics.

All music by Andrea and Diego Pettinelli.
Except L’Internazionale (ZdB), reworking of the theme music of Pierre Degeyter
by Patrizio Fariselli, Andrea Pettinelli, Diego Pettinelli.
All music arranged by Lo ZOO di Berlino – www.lozoodiberlino.com
Except L’Internazionale (ZdB) by Patrizio Fariselli, Lo ZOO di Berlino.
Recorded Mixed Mastered by Andrea and Diego Pettinelli at ZdB’s Studios
in Sermoneta (LT) – Italy, Via Battaglia di Lepanto 14, 04013 –  www.consorziozdb.it

Artistic Producer: Andrea “Shelving” Pettinelli.
Executive Producer: Lo ZOO di Berlino – Consorzio ZdB.
Licensed Published Distributed by Goodfellas.
Copyright ZdB Soc. Coop.
Cover Art “The Internationale”: Dario Fo (Graphic Editor: Armando Tondo).
Cover Art “Rizoma–Elements”: Marta Magister.
Graphic Design: Marta Magister.

Available in all digital and physical stores (also vinyl).

Album Reviews

MUCCHIO SELVAGGIO - Gabriele Pescatore
"Psichedelia, rock geometrico a tratti post (...) con la più assoluta libertà di improvvisare e sperimentare soluzioni zappiane non convenzionali. (...) per puntare a Nord, verso il futuro".

ROCKERILLA - Gianluca Polverari
"Esordio fulminante che ha tutti gli elementi per suscitare una certa attenzione. Un infuocato e tecnico mix di post rock, math, sperimentazione e psichedelia (...) con un suono aggressivo e potente, idee negli arrangiamenti sempre avvincenti e ben congeniati: il disco piace veramente dall'inizio alla fine".

CLASSIC ROCK Italia - Gianni Della Cioppa
"Immaginate i NEU che giocano con i KING CRIMSON (...) un misto di furore e saggezza. Lo ZOO affonda la lama ed esprime idee e cuore".

BUSCADERO - Andrea Trevaini
"Era da tempo che aspettavo un disco così (...) geni musicali".

PROG Italia - Guido Bellachioma
"Lo ZOO di Berlino è un gruppo “Aperto” che pone l’esperienza collettiva al primo posto, dove la musica è il collante culturale, artistico e sociale. Emozioni condivise che fanno capire come la lezione degli amati/vituperati anni ’70 sia stata recepita in modo cosciente e persino ampliata con le capacità professionali di oggi".

DAFENPROJECT - Diego De Franco
"L'avanguardia del Rock Italiano! Questi ragazzi sono un orgoglio nazionale! Andarli a vedere dal vivo è già sulla lista delle cose da fare!".

NERDS ATTACK - Eugenio Zazzara / http://www.nerdsattack.it/lo-zoo-di-berlino-rizoma-elements/
"Un equilibrio mai cercato né raggiunto, semmai messo costantemente in crisi dalle nature profondamente diverse dei due lati. Un esordio audace ma funzionale, che spiana la strada a interessanti sviluppi futuri (...) Ed è agli Area che la mente piacevolmente va: con la sbilenca cover de ‘L’Internazionale’, certo, ma non solo. La cacofonia gratuita di ‘Laogai (1000 Plateaux & Capitalism)’ non può non far pensare a un esperimento di attacco sonoro come quello perpetrato in ‘Lobotomia’ in ‘Caution Radiation Area’"

MENTELOCALE - Riccardo Storti / http://www.mentelocale.it/blog/il-rock-riccardo-storti/post-1082.htm
"(...) è stato con Lo Zoo di Berlino che ho capito di non presenziare al solito concerto (prog). Che dire? Un melange di elettronica, psichedelia, new wave darkeggiante e postrock. Mi hanno fatto l'effetto di una delle prime proiezioni dei Lumiere: sono stato investito da una locomotiva sonora che trasportava vagoni di materiali depistanti (Can, Mars Volta, Joy Division, Pink Floyd e Jesus and Mary Chain). Straordinario il cameo con Patrizio Fariselli degli Area che ha guidato la band dall'Internazionale all' Elefante Bianco."

L'INDIEPENDENTE - Francesco Pattacini http://www.lindiependente.it/the-subterranean-tapes-aprile-2016/
” Suono estremamente pulito che non respinge mai chi lo ascolta e, a tratti, si fa come dolce e accogliente, quasi a risarcire quelle parti che dopo essere state ferite necessitano di più cura. A distoglierci da quelle suggestioni, però, arriva la rivisitazione de L’internazionale e del successivo Laogai, unici apparenti nei di un processo che si sviluppa e riesce a integrarsi alla perfezione. Tentativi deleuzeani a parte, la persistenza sotterranea di Rizoma ci si attacca addosso, seguendo appunto quella linea di connessioni imprevedibili fino alla disintegrazione totale.”

INSIDE ART
"Un progetto musicale che spazia dal post rock alla musica sperimentale, un lavoro artistico raffinato, eclettico che non si ferma alla 'sola' musica".

PATRIZIO FARISELLI (Area - International POPular Group Official)
"Lavorare con loro è stata l'esperienza più bella della mia vita".

MAG MUSIC - Gustavo Tagliaferri
"Vent'anni di MEI - Meeting Degli Indipendenti (…) se ne sono sentiti di nomi degni di rilevanza (…) ma Lo Zoo di Berlino, furente sia nelle ispirazioni proprie che negli omaggi a giganti quali gli Area e Banco del Mutuo Soccorso"

EGLE SOMMACAL (Massimo Volume)
Bella prova ragazzi, diretti e minimali, senza fronzoli e troppe cazzate!

PAOLO CARNELLI
"Tra le cose più belle di questo Progressivamente, almeno per il sottoscritto, la forza creativa di Andrea Pettinelli Shelving e del suo Zoo di Berlino. Piedi ben piantati a terra ma testa che lavora intrecciando senza sosta suoni e groove. Post prog? In ogni caso, eccezionali".

FABIO ZUFFANTI
"Sono autori di un mix assolutamente unico tra post rock e cose alla Area/Zappa. Un gruppo tra i più interessanti tra quelli da me ascoltati recentemente".

MEI WEB - Alessandro Sgritta
"Carattere internazionale e sperimentale (...) un post rock o progressive rock poco ortodosso e non convenzionale".

TUTTOROCK - Fabio Loffredo
"Un viaggio nella psichedelia, affascinante e avvolgente, una realtà italiana che ci conduce in un vero viaggio avventuroso e ricco di tappe e traguardi importanti".
MEI WEB - Alessandro Sgritta
"Carattere internazionale e sperimentale (...) un post rock o progressive rock poco ortodosso e non convenzionale".

TUTTOROCK - Fabio Loffredo
"Un viaggio nella psichedelia, affascinante e avvolgente, una realtà italiana che ci conduce in un vero viaggio avventuroso e ricco di tappe e traguardi importanti".

HARDSOUND - Igor Fanelli
"Dopo pochi mesi non mancano di mietere diversi estimatori, anche coi brani più sperimentali, tipo la “fastidiosa” LAOGAI, dando dimostrazione della propria inventiva non solo nel costruire tracce che hanno un evoluzione classica intro-evoluzione-outro, ma anche nel fare dei voli pindarici zappiani fuori dalle traiettorie usuali".